Concordato preventivo biennale: il CNDCEC chiede una proroga per l'adesione
Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) ha recentemente sollevato una questione cruciale riguardante il concordato preventivo biennale. In un comunicato stampa del 12 febbraio 2025, l'organizzazione ha richiesto una proroga del termine per l'adesione a questo importante strumento fiscale, evidenziando le sfide che gli studi professionali devono affrontare durante il periodo estivo.
La richiesta di proroga del CNDCEC
1
Motivazione della richiesta
Il presidente Elbano de Nuccio ha sottolineato che la scadenza attuale del 31 luglio coincide con un periodo di intensa attività per gli studi professionali.
2
Congestione degli studi
Gli studi sono già impegnati con gli adempimenti ordinari legati alla determinazione e liquidazione delle imposte dei loro clienti.
3
Impatto sul lavoro
La sovrapposizione di scadenze rischia di compromettere la qualità del servizio offerto ai contribuenti per l'adesione al concordato preventivo biennale.
Il dibattito parlamentare e la posizione del CNDCEC
1
Comunicato stampa
Il 12 febbraio 2025, il CNDCEC ha emesso un comunicato stampa sottolineando la necessità di prorogare il termine per l'adesione al concordato preventivo biennale.
2
Dibattito parlamentare
La discussione è in corso nell'ambito dell'approvazione del decreto Milleproroghe, con il CNDCEC che spinge per una modifica della scadenza.
3
Scadenza attuale
Il termine del 31 luglio è considerato problematico dal presidente Elbano de Nuccio, data la congestione degli studi professionali in quel periodo.
Complessità dell'adesione al CPB
1
1
Definitività dei dati
L'adesione richiede che i dati del periodo d'imposta precedente siano definitivi.
2
2
Dialogo con il contribuente
È necessario un fitto scambio di informazioni per garantire una scelta consapevole.
3
3
Impegno biennale
Il contribuente si impegna per due anni, considerando premialità e possibili cause di cessazione.
4
4
Consapevolezza delle conseguenze
È fondamentale comprendere appieno gli impegni assunti e le implicazioni dell'adesione.
Criticità del termine attuale
1
Mancanza di tempo
Il processo di adesione richiede un'analisi approfondita che l'attuale scadenza non permette di svolgere adeguatamente.
2
Rischio per le finalità del CPB
La fretta potrebbe compromettere gli obiettivi per cui il Concordato Preventivo Biennale è stato introdotto nell'ordinamento.
3
Necessità di proroga
Una proroga del termine permetterebbe una valutazione più accurata e consapevole da parte dei contribuenti.
Contesto economico e impegno biennale
Criticità delle posizioni contrarie
Il CNDCEC non condivide le opinioni di chi ritiene lo slittamento del termine eccessivo, sottolineando l'importanza di una visione a lungo termine.
Impegno biennale del contribuente
La scelta del contribuente non si basa solo sui dati noti, ma anche sulla consapevolezza di poter mantenere gli impegni nel secondo anno.
Contesto economico incerto
L'attuale situazione economica richiede una valutazione attenta e ponderata delle prospettive future per aderire al concordato preventivo biennale.
Impatto sul gettito fiscale
Nessuna difficoltà per i flussi di gettito
La proposta del Consiglio Nazionale non crea problemi al flusso di entrate fiscali.
Conferma della scadenza per gli acconti
Il termine per versare gli acconti di imposta del primo anno concordatario rimane fissato al 30 novembre.
Equilibrio tra esigenze fiscali e professionali
La proroga richiesta mira a bilanciare le necessità dell'erario con quelle dei professionisti e dei contribuenti.